venerdì 29 ottobre 2010

Violenza contro disabile a Tor Bella Monaca. Ferma condanna dell’Aprile

La responsabile per l’VIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti: “Questo episodio va ad iscriversi in una sequenza di violenza innescata dal degrado sempre più evidente”


Roma, 29 ottobre 2010 – “Condanno ogni episodio di violenza, soprattutto quando questi hanno per vittime persone disabili.” Questa è la dichiarazione di solidarietà di Antonella Aprile responsabile per l’VIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, all’indomani dell’aggressione subita da un portatore di handicap, da parte di un giovane di 25 anni per futili motivi nel quartiere di Tor Bella Monaca – Questo episodio va ad iscriversi in una sequenza di violenza innescata dal degrado crescente in cui sta scivolando il quartiere”.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro si sofferma a commentare, inoltre, l’iniziativa del sindaco Alemanno che prevede una ricostruzione integrale della zona per far fronte a questi problemi sociali: “Dobbiamo ricordare che la violenza nasce dalla qualità della vita sempre più bassa a cui sono costretti gli abitanti, con la carenza di strutture ricreative e di aggregazione, di possibilità di impiego e vita comune. Abbattere per ricostruire risulterà un paliativo che non sconfiggerà la violenza dilagante”.

mercoledì 28 luglio 2010

Amianto ignorato in parco a Tor Bella Monica, denuncia dell’Italia dei Diritti

Sul posto lancia l’allarme Antonella Aprile, responsabile del movimento per l’VIII Municipio di Roma: “Su alcune panchine, a pochi metri dai pannelli di amianto, stazionano persone di ogni età e le amministrazioni incaricate giocano a scaricabarile



Roma, 28 luglio 2010 – Quando l’Ente tutelare di un territorio lo dimentica e smette di curarlo, nemmeno la constatazione di una drammatica evidenza gli consente di uscire dalla sua colpevole latitanza e ripristinare il sano vivere.
Successivamente alla denuncia da noi ricevuta da un’abitante di uno stabile sito in Largo Mencaroni, VIII Municipio, in cui ci segnalava la presenza di lastre di ethernit nel parco prospiciente, la responsabile per il VIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti Antonella Aprile si è recata sul posto e ha dovuto prendere atto della situazione in cui versano i cittadini della zona.
“Su alcune panchine, a pochi metri dai pannelli di amianto, stazionano persone di ogni età, – nota la Aprile – e oggi ho visto anche una coppia con un bimbo in carrozzina ed una giovane donna in gravidanza.
Ad attendere all’ingresso della palazzina c’erano numerosi condomini che hanno specificato di aver sottoposto diverse denunce all’VIII Municipio senza alcun esito.
Da notare, tra l’altro, la manifesta fatiscenza dello stabile di edilizia popolare, appaltato alla Romeo Costruzioni, che come documentato fotograficamente dalla Aprile, mostra scale e pavimenti fracassati, pensiline pericolanti, infiltrazioni prolungate di acqua piovana dai buchi del tetto.
Su nostra iniziativa abbiamo provveduto a contattare l’VIII Municipio capitolino e precisamente la segreteria del Presidente. Dribblato un tentativo di scaricare ogni addebito sull’Ama, riusciamo a far intendere che appellarsi ad un ente territoriale è necessario e scontato quando si riscontra un problema grave sul territorio di competenza. La dichiarazione del medesimo Municipio fotografa e conferma l’esistente. Dopo l’apposizione dei sigilli da parte della Polizia Municipale, ben presto provvederanno ad allertare il Dipartimento Tutela Ambiente del Comune di Roma, reale intestatario della grave incombenza.
La considerazione che proviene dal movimento presieduto da Antonello De Pierro è sotto gli occhi di tutti gli abitanti del quartiere: possono soltanto i sigilli della Polizia Municipale considerarsi un’adeguata messa in sicurezza? Bambini e anziani che quotidianamente respirano quelle polveri pagano a tempo ritardato lo scotto della palese dimenticanza perpetuata dall’ente sul suo territorio. Tuttavia finora l’Italia dei Diritti è stata l’unica organizzazione ad aver prestato orecchio, e speriamo, cassa di risonanza a queste urla di soccorso dimenticate dal chiasso della metropoli.

giovedì 24 giugno 2010

Corruzione all’ufficio tecnico dell'VIII Municipio di Roma, nuova linfa per la battaglia di De Pierro


Il presidente dell’Italia dei Diritti si scaglia contro Alemanno: “Lo ritengo politicamente responsabile di questo episodio poiché se lui avesse dato ascolto alle nostre reiterate richieste forse tutto ciò non sarebbe accaduto”

Roma, 24 giugno 2010 – Caso di corruzione nell’VIII Municipio di Roma. Tre funzionari dell’ufficio tecnico, per l’esattezza un ingegnere e due geometri, che gestivano le gare d’appalto per i lavori stradali e per la manutenzione negli edifici comunali, sono indagati con l’accusa di concussione. Nei loro riguardi si ipotizza un giro di affari illegali volto a ottenere tangenti dagli imprenditori in cambio della concessione dei lavori pubblici. Perquisiti gli uffici e le case degli indagati mediante un blitz dei vigili urbani dell’VIII Gruppo, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, che hanno anche sequestrato computer e documenti cartacei.

Un simile episodio rafforza la validità dell’allarme lanciato più volte e della battaglia civica portata avanti dal movimento extraparlamentare Italia dei Diritti e dal suo presidente Antonello De Pierro, che a gran voce chiede ormai da tempo la rotazione intermunicipale ogni tre anni dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici comunali di Roma, proprio al fine di ridurre sensibilmente le possibilità di perpetrare reati e illeciti.

Infatti, sul delicato tema della corruzione il gruppo dell’Italia dei Diritti è molto attivo e nel caso specifico è intervenuto nel merito con la sua rappresentanza sul territorio. La responsabile del movimento per l’VIII Municipio di Roma, Antonella Aprile, si è detta “soddisfatta per questa indagine che almeno dà fiducia ai cittadini, troppo spesso vessati dai soprusi delle istituzioni e dei poteri forti che hanno le spalle coperte e scoraggiano a presentare esposti alla procura contro il loro malaffare”. Le fa eco la viceresponsabile dell’organizzazione per la stessa zona, Carmen Vogani, che afferma: “L’VIII Municipio è una realtà periferica molto problematica. Mi sembra prematuro trarre ora delle conclusioni affrettate poiché ci sono delle indagini in corso, ma il fenomeno della corruzione pubblica è allarmante e non mi stupirebbe una piccola Tangentopoli anche nel nostro municipio”. Quanto ai commenti politici sull’accaduto la Vogani si mostra “scandalizzata dal fatto che il minisindaco Massimiliano Lorenzotti non abbia rilasciato nemmeno una dichiarazione in merito, ma ancor più sorpresa di non aver sentito alcun ringraziamento ufficiale del sindaco Alemanno direttamente rivolto al comandante Di Maggio”.

Sulla vicenda ha preso la parola in maniera categorica anche Antonello De Pierro, numero uno dell’Italia dei Diritti, che con una serie di eclatanti iniziative di protesta ha sollevato il problema agli occhi dell’opinione pubblica e delle istituzioni: “Resto attonito di fronte alla gestione amministrativa di Alemanno – esordisce De Pierro –. Lo ritengo politicamente responsabile di questo episodio poiché se lui avesse dato ascolto alle nostre reiterate richieste forse tutto ciò non sarebbe accaduto. Comincio fortemente a temere che il primo cittadino non sia interessato a far rispettare la legalità e la giustizia nella Capitale, dopo averne fatto un cavallo di battaglia della sua propagandistica campagna elettorale”. Poi, il leader del movimento nazionale tesse le lodi del comandante dell’VIII gruppo, Antonio Di Maggio: “Mi congratulo con lui perché è una persona che tiene alto il nome del Corpo dando dimostrazione che la stragrande maggioranza dei vigili urbani lavora onestamente e si batte contro quelle mele marce che vanno debellate, così da garantire l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e salvaguardare l’immagine stessa della Polizia Municipale”.

mercoledì 3 marzo 2010

Riapertura ufficio postale all’VIII Municipio di Roma, trionfo della Aprile


La responsabile locale dell’Italia dei Diritti: “Soddisfatta dell’esito della vicenda, Poste Italiane ha finalmente dato ascolto ai cittadini”


La battaglia caparbiamente sostenuta da Antonella Aprile, responsabile per l’VIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, è stata vinta. Infatti dal primo marzo, in Piazza Erasmo Piaggio, è attiva la sede temporanea della filiale numero 120 dell’ufficio postale di Villaggio Breda fortemente voluta dai residenti, contrari al suo spostamento, a causa dei numerosi disagi che avrebbe provocato per le persone con più difficoltà di locomozione come ad esempio gli anziani. Sottolinea appagata l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Mettere le persone al primo posto vuol dire costruire un’azienda capace di sostenere i bisogni di tutti e questo Poste Italiane l’ha intuito. Esprimo soddisfazione per l’esito positivo dell’intera vicenda che ho sostenuto assieme ai cittadini, al Comitato di quartiere e ad alcune forze politiche del Municipio”. Ottima la sinergia e la collaborazione dei residenti visto che non occorrerà neanche trovare un’altra sede definitiva poiché l’ente Poste entro tre mesi ristrutturerà i vecchi uffici e ne amplierà i locali grazie alla disponibilità del gestore del bar confinante che trasferirà la propria attività poco lontana, sempre nella stessa piazza. Antonella Aprile, fiera dell’unità e della collaborazione dimostrata dai cittadini, lancia un ultimo sentito appello: “Proporrei di intitolare l’ufficio postale ristrutturato ad Annamaria Bombelli, sessant’ anni, che il 30 dicembre era anche lei in strada a protestare contro la chiusura nonostante un tumore l’avesse relegata su una sedia a rotelle. Il mese dopo Annamaria non c’era più. Sarebbe un bel modo per ricordare una battaglia legittima per la difesa dei diritti essenziali”.

giovedì 4 febbraio 2010

Il futuro incerto della Biblioteca alla Borghesiana, l’intervento della Aprile


Roma - “Chiedo certezze sulle sorti della Biblioteca Centro Culturale Borghesiana”. Queste le prime parole della responsabile per l’VIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti Antonella Aprile che denuncia la riduzione dei locali dell’unica biblioteca del sud est della Capitale. Tale preoccupazione nasce a seguito dell’idea, manifestata dal Presidente del Municipio Massimiliano Lorenzotti del PdL, di cedere la metà della struttura bibliotecaria all’ASL RM B per la realizzazione di un punto prelievi. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Non sono assolutamente contraria alla realizzazione di un servizio sanitario presso la Borghesiana, tuttavia non lo si può creare a discapito della cultura in un territorio in cui la biblioteca rappresenta uno dei pochissimi centri di aggregazione. I soldi stanziati per la realizzazione di una sala multimediale con otto computer, una nuova sala ragazzi e una per conferenze, mostre e proiezioni potrebbero essere utilizzati per gli obiettivi previsti. Allo stesso tempo esorto il presidente Lorenzotti a individuare ulteriori spazi per portare a termine il progetto sanitario. Giornalmente – conclude la Aprile - i residenti della periferia si scontrano con delle realtà che li fanno sentire cittadini di serie B, almeno per questa volta facciamoli sentire meno distanti dal centro. In fondo quello che chiedono è soltanto cultura. A tal proposito significativa è la raccolta firme e la mobilitazione degli studenti della scuola Marco Polo della Borghesiana”.

lunedì 11 gennaio 2010

Italia dei Diritti con i romani contro chiusura ufficio postale Villaggio Breda



Antonella Aprile, responsabile per l’VIII Municipio del movimento: “Esorto Poste Italiane a mettere realmente le persone al primo posto, non solo sui suoi slogan”



“Sostengo assieme alle forze politiche dell’ VIII Municipio la battaglia degli abitanti del quartiere che hanno visto violati alcuni dei loro diritti essenziali”. Questa la dichiarazione di Antonella Aprile, responsabile dell’ Italia dei Diritti per l’ VIII Municipio di Roma che segnala le negative ripercussioni sui cittadini per la chiusura dell’ufficio postale di piazza Erasmo Piaggio, filiale n. 120, avvenuta il 22 dicembre scorso dopo sessantasei anni di attività. Conseguenze che ricadono sulle fasce più deboli come anziani, disabili o malati. La filiale serve circa quindicimila persone, poiché oltre ai residenti del quartiere è utilizzata anche da utenti di Fontana Candida, Villa Verde, Torre Gaia. “Nel provvedimento di chiusura si legge – spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che la sede non era più adeguata alle esigenze del servizio e si presentava non conforme alla vigente normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro e che Poste Italiane abbia già incaricato il personale della propria struttura immobiliare di trovare la soluzione più idonea per il riposizionamento nella stessa zona del Villaggio Breda dell'ufficio postale appena chiuso. Mi chiedo – prosegue polemica la Aprile - se non fosse stato il caso di evitare il disagio posticipando la chiusura della vecchia sede appena trovata la nuova. Se la motivazione non fosse questa, ma legata ad una logica di natura economico aziendale, allora Poste Italiane ci ha preso in giro. Quindi, in attesa che sulla situazione si faccia quanto prima chiarezza con un intervento deciso che chiami in causa le componenti politiche istituzionali del territorio, ritengo doveroso unirmi al coro di protesta dei i cittadini di Villaggio Breda. Sia questi che alcuni politici locali, hanno manifestato il loro dissenso con grande civiltà dinnanzi alla sede postale su via Casilina e organizzato un sit-in presso il Campidoglio l’8 gennaio scorso. A tutti loro – conclude la Aprile – va il mio pieno sostegno per una battaglia legittima tesa a ripristinare uno dei diritti più elementari e a esortare Poste Italiane a ‘mettere le persone al primo posto’ in modo concreto e non solo negli slogan aziendali”.